Anche gli ebook potranno essere dati in prestito dalle biblioteche pubbliche
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Una sentenza della Corte di Giustizia UE stabilisce che i libri elettronici, proprio come quelli cartacei, possono essere dati in prestito dalle biblioteche.
Il caso è stato sollevato dalla Vereniging Openbare Bibliotheken, l'associazione olandese che riunisce tutte le biblioteche pubbliche del paese. La Vob chiedeva alla Corte di Giustizia di poter dare in prestito ai lettori non soltanto i libri tradizionali, ma anche gli e-book. Nei Paesi Bassi, infatti, i libri elettronici non rientrano nel regime del prestito pubblico applicato invece per i libri tradizionali, e per questo la Vob aveva fatto ricorso contro la Stichting Leenrecht, fondazione incaricata della riscossione della remunerazione dovuta agli autori.
La Corte di Giustizia ha stabilito che “non sussiste alcun motivo determinante che consenta di escludere, in qualsiasi caso, il prestito di copie digitali e di oggetti intangibili dall'ambito di applicazione della direttiva. Tale conclusione è peraltro avvalorata dall'obiettivo perseguito dalla direttiva, ossia che il diritto d'autore deve adeguarsi ai nuovi sviluppi economici”
Questo significa che la pratica del “one copy, one user” (fornire al singolo utente una copia digitale che scade dopo tot tempo) è da considerarsi un prestito a tutti gli effetti applicabile anche agli ebook.
Una sentenza, questa della Corte europea, che solleva dubbi e perplessità per quanto riguarda i protagonisti del mercato del libro digitale in crescita, ma che rappresenta, invece, per l'utenza più giovane delle biblioteche, un passo in avanti, pur nella consapevolezza che, almeno in Italia (ma così anche in altri stati europei) la quantità di ebook disponibili per il prestito è davvero molto limitata.