25 Agosto – Linux compie 25 anni
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Buon Compleanno Linux!
Sulla “data di nascita” di Linux tre erano le possibili candidate: il 3 Luglio 1991, giorno in cui un ragazzo finlandese fino ad ora sconosciuto di nome Linus Torvalds, in un messaggio su comp.os.minix aveva chiesto dove fosse reperibile della documentazione sullo standard POSIX per un suo progetto:
From:torvalds@klaava.Helsinki.FI (Linus Benedict Torvalds) Newsgroup: comp.os.minix Subject: GCC-1.40 and a posix question Message-ID: 1991Jul13, 100050.9886@klaava.Helsinki.FI Date: 3 Jul 91 10:00:50 GMT Hello netlanders, Due a project I’m working on (in minix), I’m interested in the posix standard definition. Could somebody please point me to a (preferably) machine-readable format of the latest posix rules? Ftp-sites would be nice. Linux Torvalds torvalds@kruuna.helsinki.fi
Il 25 Agosto 1991, giorno in cui sullo stesso newsgroup apparve la seguente email:
From:torvalds@klaava.Helsinki.FI (Linus Benedict Torvalds) Newsgroup: comp.os.minix Subject: What would you like to see most in minix? Summary: small poll for my new operating system Message-ID: 1991Aug25, 20578.9541@klaava.Helsinki.FI Date: 25 Aug 91 20:57:08 GMT Organization: University of Helsinki. Hello everybody out there using minix- I’m doing a (free) operating system (just a hobby, won’t be big and professional like gnu) for 386(486) AT clones. This has been brewing since april, and is starting to get ready. I’d like any feedback on things people like/dislike in minix; as my OS resembles it somewhat (same physical layout of the file-sytem due to practical reasons)among other things. I’ve currently ported bash (1.08) an gcc (1.40), and things seem to work. This implies that ìll get something practical within a few months, and I’d like to know what features most people want. Any suggestions are welcome, but I won’t promise I’ll implement them :-) Linux Torvalds torvalds@kruuna.helsinki.fi PS. Yes – it’s free of any minix code, and it has a multi-threaded fs. It is NOT portable (uses 386 task switching etc), and it probably never will support anything other than AT-harddisks, as that’s all I have:-(.
Un progetto personale quindi, senza nessuna pretesa, già avviato ma non ancora ben definito. Chiede cosa vorrebbero in un “nuovo minix”, senza però promettere nulla.
E infine l’ultima data il 5 Ottobre 1991 quando sempre con un messaggio su comp.os.minix Torvalds annuncia la versione 0.02 di Linux:
From: torvalds@klaava.Helsinki.FI (Linus Benedict Torvalds) Newsgroups: comp.os.minix Subject: Free minix-like kernel sources for 386-AT Message-ID: <1991Oct5.054106.4647@klaava.Helsinki.FI> Date: 5 Oct 91 05:41:06 GMT Organization: University of Helsinki Do you pine for the nice days of minix-1.1, when men were men and wrote their own device drivers? Are you without a nice project and just dying to cut your teeth on a OS you can try to modify for your needs? Are you finding it frustrating when everything works on minix? No more all-nighters to get a nifty program working? Then this post might be just for you :-) As I mentioned a month(?) ago, I’m working on a free version of a minix-lookalike for AT-386 computers. It has finally reached the stage where it’s even usable (though may not be depending on what you want), and I am willing to put out the sources for wider distribution. It is just version 0.02 (+1 (very small) patch already), but I’ve successfully run bash/gcc/gnu-make/ gnu-sed/compress etc under it.
Nel messaggio del 3 Luglio non si parla di cosa sia questo progetto e in quello del 5 Ottobre il progetto sembra già ben avviato, così per i suoi fans Linux è nato il 25 Agosto 1991.
Ovviamente tutto questo ha solo un significato simbolico, ed è un’occasione per fermarci un attimo a riflettere su cosa sia diventato Linux negli ultimi anni, cosa è ora e cosa gli offre il futuro.
Dalle sue parole nei primi messaggi su comp.os.minix Torvalds sembra di non avere assolutamente idea di dove sarebbe arrivato Linux e di tutto quello che avrebbe suscitato. Sì perché Linux non è solo un Sistema Operativo. Per molti Linux è uno stile di vita, è il trionfo di valori come libertà e solidarietà. Quello che ha animato i suoi utenti e sviluppatori, non è la ricerca di un business a tutti i costi, ma una passione, l’idea di poter realizzare qualcosa di grande con le proprie mani, di poter realizzare un sistema operativo completo senza l’influenza di qualche potente di turno. Era anche una sfida verso un modello di software da molti ritenuto (e che qualcuno di qualche potente software house vuole far credere ancora) oramai l’unico possibile. In pochi avevano avuto il “coraggio” di ribellarsi ed erano stati bollati come pazzi e visionari.
Tra questi Richard M. Stallman che, con il progetto GNU, permise a Linus Torvalds di avere una base da cui partire. Era una sfida verso gli altri Unix commerciali, vincolati a una determinata piattaforma hardware. Era una sfida contro Minix, sistema operativo creato dal professore Tanenbaum col quale Torvalds si scontrò nelle prime fasi dello sviluppo di Linux, i cui sorgenti potevano essere analizzati da chiunque, ma non liberamente modificabili.
E ciò che è ancora più sorprendente è che la rivoluzione portata da Linux è nata per caso, l’obiettivo di Linus Torvalds non era quello di creare un sistema operativo che si imponesse sul mercato e che andasse ad aumentare la confusione che c’era già tra gli Unix dell’epoca. Il suo era solo un progetto universitario, che gli avrebbe permesso di comprendere più a fondo come “funziona” un sistema operativo. Senza nessun’altra pretesa. Non intendeva minimamente creare un sistema operativo che supportasse processori diversi dagli Intel come invece sarà. E nello stesso periodo anche Microsoft abbandonava l’idea di portare i suoi prodotti su processori come Alpha, PowerPc e Mips. Uno dei grandi meriti di Linus è stato quello di aver dato la possibilità a chiunque di poter dire la sua, di dare consigli, di stimolare con nuove idee. Ogni proposta è sempre stata bene accetta, lo dimostra per esempio ReiserFS, dapprima snobbato da FreeBSD ed approdato a Linux.
Il lavoro più duro per Linus è stato senz’altro quello di coordinare il lavoro dei migliaia di sviluppatori che hanno abbracciato Linux e che contribuiscono attivamente alla sua crescita. In questo Linus Torvalds si è dimostrata una figura molto carismatica, riuscendo sempre a tenere le redini della situazione in mano, spesso anche con scelte azzardate e discutibili.
Oggi Linux non è più solo un semplice hobby, una scommessa vinta contro un modello di software che andavano consolidandosi. Oggi Linux crea business, attorno a Linux orbitano i più grandi colossi dell’informatica, come IBM, Compaq, HP, Oracle, SGI che investono su questo sistema operativo con progetti da miliardi di dollari. E altre società sono nate per creare soluzioni interamente basate sul kernel Linux. È il caso di Red Hat, SuSE, Mandrake e Turbolinux che oltre a contribuire attivamente allo sviluppo di Linux finanziandolo, sono impegnate fornendo assistenza e organizzando corsi di formazione e certificazioni.
Anche Microsoft ora ammette che il nemico numero 1 è Linux, l’unico da temere veramente. La società di Bill Gates non è riuscita a spiazzare Linux con le proprie scelte di mercato e trovate pubblicitarie (spesso facendo ricorso alla tattica del FUD, ossia Fear, Uncertainty, Doubt, che mira a sminuire l’avversario, spesso con colpi bassi e accuse prive di fondamento, insinuando nella gente incertezza e dubbio sulla reale affidabilità e bontà dei prodotti dei concorrenti), proprio perché Linux non è solo un sistema operativo, Linux per molti è una passione disinteressata, un’idea in cui credere, talvolta addirittura uno stile di vita.
Nessuno può dire con certezza cosa ci attende in futuro, se Linux riuscirà a imporsi anche nel mercato consumer, là dove Microsoft domina incontrastata, se consoliderà la sua presenza nel mercato server, se rimarrà leader indiscusso tra gli Unix, se continuerà ad aiutare la ricerca scientifica ad andare avanti.
Importantissimo sarà l’appoggio delle società che “credono” in Linux, che investono attivamente e che finanziano propri progetti basati su questo Sistema Operativo. Sarebbe ora che anche le case produttrici di hardware si diano da fare a dare supporto. Fondamentale sarà che anche la pubblica amministrazione si accorga del valore e dell’opportunità che il software libero offre grazie alla sua stabilità e gratuità. E sarebbe bene che le autorità italiane si smuovano un pò in questo senso, e seguano l’esempio di paesi stranieri come la Francia nel quale ormai la diffusione di Linux nella pubblica amministrazione è più che tangibile.
Linux è anche un’ottimo strumento di apprendimento nelle scuole, cosa molto temuta da Microsoft, perché permetterebbe alle future generazioni di conoscere da subito un’alternativa a Windows, liberandole da quei preconcetti che contribuiscono solo a rafforzare un monopolio che, almeno per ora, è ancora forte (basti pensare all’opnione che molti italiani hanno secondo la quale Windows sarebbe il computer, oppure alla Patente Europea del Computer, il cui obiettivo è certificare la conoscenza di programmi quasi esclusivamente Microsoft, che per ora sono un reale standard de facto.